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Ad esempio Aristotele descrisse l'arcobaleno come formato da soli 3 colori (rosso, verde e blu). Nel 1600 Newton interpretò il fenomeno dell'arcobaleno attraverso la rifrazione della luce attraverso le gocce d'acqua. E tradizionalmente indico il rosso, l'arancione, il giallo, il verde, il blu, l'indaco e il viola; questi sono in ordine di lunghezza d'onda dal più lungo al più corto. Però in realtà è una banda continua di colori e potremmo dire che sono infiniti. Quindi è solo un discorso di tradizione; probabilmente legato ai 7 pianeti allora conosciuti.